Litania di un giorno

Cammino ed il suono dei miei passi si confonde tra la gente.
Il loro andare, ancora assonnato, sa di faticoso risveglio.
Nel freddo mattino percepisco un buongiorno,
Suona un cellulare, rispondo ad un ciao.
Colleziono voci, umori, profumo di caffè,
L’onda lunga di un panificio inebria la mia fantasia.
Immagini sensoriali che accompagnano il mio vivere.
chissà se è, come mi guarda colui che incrocio,
Il mio bastone è come una bandiera, inconfondibile distintivo,
che piova o ci sia il sole.
Sensazioni che sagomano il mio peregrinare,
che mi accudiscono e scandiscono le ore.
Arrivo a sera quando il buio m’inghiotte,
Paradossalmente mi sento più libero,
e stranamente, questo buio mi diventa più amico.

Giorgio Piccinin

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