Bollettino informativo 1 del 2014

Cari amici,
nel porgere a voi tutti l’augurio per il nuovo anno, riprendiamo il nostro contatto periodico con alcune informazioni che auspichiamo giungano utili e gradite.

1. Ricordiamo in apertura che sabato 11 gennaio il socio Francesco Ros presenterà, in prima assoluta, il libro “L’ombra del potere”, un saggio sulla classe dirigente mondiale, alle ore 17:30, presso l’oratorio di Travesio, in via Praforte 10.

2. Il primo incontro del gruppo pari opportunità del 2014 è programmato per venerdì 17 gennaio, alle ore 15:00 presso la sede associativa, con la testimonianza di Christian Toffolo, nostro fisioterapista, che parlerà sulla postura corretta da tenere nella quotidianità e sulla sua recente esperienza diretta, inerente la plastica di rivestimento dell’anca.

3. Informiamo che il Consiglio dei Ministri, il 3 dicembre 2013, con proprio decreto ha approvato il nuovo Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), che rispetto al passato modifica le modalità di determinazione e i campi di applicazione, secondo le indicazioni date all’art. 5 del decreto-legge 201/2011, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
In attesa della pubblicazione in G.U., vi rinviamo alla scheda esplicativa contenuta nella circolare 285/2013 della sede centrale.

4. Riportiamo dal messaggero Veneto di Pordenone del 24 dicembre 2013, un’interessante nota che ci può riguardare.
E’ entrata nella legge di stabilità la modifica alla norma che penalizzava le persone che assistono un familiare disabile rispetto alla precedente normativa. A emendare il provvedimento, tra gli altri, il senatore pordenonese del Pd, Lodovico Sonego. ‘La riforma Fornero – spiega Sonego – aveva introdotto una grave penalizzazione per le persone che chiedevano un congedo dal lavoro per assistere un familiare disabile ai sensi della legge 104 del 1992. Era stato stabilito che chi chiede un permesso per assistere un disabile va in pensione dopo rispetto alla data stabilita dalle vigenti norme previdenziali. Per ogni giorno di permesso un giorno di ritardo della pensione’. Il senatore democratico sottolinea che ‘la norma discriminatoria era a dire il vero perlopiù sconosciuta, ma non per questo meno efficace e odiosa. Il familiare che era penalizzato per l’età di godimento della propria pensione svolge nella stragrande maggioranza dei casi una funzione di supplenza rispetto a servizi pubblici di assistenza che sono in genere insufficienti. E’ proprio per tale carenza che chiede il congedo lavorativo, ma sulla base del regime sin qui vigente subiva una ingenerosa penalizzazione previdenziale’. Il comma 327 dell’articolo uno della legge di stabilità per il 2014 pone fine a tale discriminazione e consente a chi chiede un congedo lavorativo di andare in pensione senza ritardi.

Finisce qui questo primo aggiornamento del nuovo anno, appuntamento ai prossimi comunicati.
Cordiali saluti

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