La provincia offre il bus ai nonvedenti

Il Gazzettino Online: il quotidiano del NordEst
Mercoledì, 3 Dicembre 2003
Una sorta di servizio taxi collettivo, gratuito e riservato ainon vedenti dell’area del nostro conurbamento che comprende i comuni di Pordenone, Porcia e Cordenons. È l’iniziativa inedita promossa dalla Provincia, avviata lunedì, in via sperimentale fino a tutto febbraio, in collaborazione con L’Unione italiana ciechi, per favorire la mobilità e l’integrazione di una trentina di persone in un bacino di circa 100 mila abitanti.
Il servizio è svolto per 7 giorni la settimana nelle fasce orarie comprese tra le 8.30 e le 12, tra le 15 e le 17.30 e, in serata, dalle 19 alle 23. E’ possibile prenotare il pulmino a 8 posti, messo a disposizione dalla San Martino Travel (l’Atap ha declinato l’invito, ndr), contattando il giorno precedente a quello nel quale si intende fruire del trasporto, i numeri 0434-960471 e 339-4906319 (specificare il tragitto richiesto e
l’eventuale corsa di ritorno). Beneficiari del servizio sono i non vedenti residenti nel conurbamento che fanno parte di una lista messa a disposizione dalla Sezione provinciale di Pordenone dell’Unione italiana ciechi. “Al termine della sperimentazione – ha detto tra l’altro Corrado Della Mattia, assessore provinciale alla viabilità – il 29 febbraio prossimo, la Provincia e il sodalizio valuteranno i risultati ottenuti, l’eventuale prosecuzione del servizio e l’estensione ad altri comuni. Il costo complessivo del progetto, 12 mila euro per l’avvio della fase sperimentale, è completamente a carico del nostro Ente”. Sul significato politico dell’iniziativa, unica nel nostro territorio, è intervenuto il presidente della Provincia, Elio De Anna: “È la prima volta che in regione un ente pubblico mette a disposizione dei non vendenti un servizio di tale portata e completamente gratuito. La nostra priorità è garantire l’autonomia e l’integrazione delle persone diversamente abili, facilitandole sia negli spostamenti casa-lavoro, sia per affrontare gli impegni della vita quotidiana. Non è affatto escluso che nell’immediato futuro la Provincia non intervenga ulteriormente nel campo della disabilità, istituendo ulteriori servizi che vadano al di là del trasporto.
Alessandra Betto

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