Giovedì, 1 Febbraio 2007
Circa un migliaio le persone con problemi di vista nella provincia di Pordenone. 400 i non vedenti, ipovedenti gravi, persone che, a causa di qualche patologia, subiscono una parziale riduzione della capacità visiva. Chi non vede dalla nascita impara a utilizzare il codice Braille , un sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo. Consiste in simboli formati da un massimo di sei punti, impressi con un punteruolo su fogli di carta spessa o, più raramente, di plastica. Il Braille ha 164 combinazioni, oltre alla nostra lingua contempla il greco, la musica, la matematica, l’informatica (con i suoi 8 bit). Il Braille è un linguaggio molto moderno anche se scoperto nell’Ottocento e formato sulla base di un codice militare. Oggi nelle etichette dei farmaci troviamo questo codice. Ogni anno nel mese di gennaio si festeggia la giornata mondiale Del Braille . La voce umana che legge un libro (da qui l’espressione “libro parlato”) garantisce a chi non gode della vista di una lettura mai solitaria, espressiva e viva poiché altri hanno già provato l’esperienza prima.
Sara Carnelos