Relazione attività del 2011

SINTESI DELLA RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA NEL 2011
PREDISPOSTA DAL CONSIGLIO DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI
E DEGLI IPOVEDENTI – SEZIONE PROVINCIALE DI PORDENONE ONLUS –
NELLA SEDUTA DEL 15 MARZO 2012
 
Di seguito daremo un rapido sguardo al lavoro svolto nel 2011, senza scendere nei particolari e senza riferire sulla maggior parte delle normali attività di routine. Nel corso dell’Assemblea di venerdì 20 aprile forniremo un resoconto un po’ più ampio ed esauriente. In seguito, il testo completo della relazione potrà essere ottenuto rivolgendosi ai nostri uffici o consultando le pagine del nostro sito web all’indirizzo www.uicpordenone.org.
 
Anche nel 2011 il lavoro dell’U.I.C.I. di Pordenone è stato notevole ed estremamente articolato. Rispetto agli anni precedenti, però, l’impegno profuso è stato assai più faticoso (e, per i vertici del sodalizio, sempre più pesante anche sul piano personale), poiché è stato messo a dura prova dalla realtà di una crisi economica, politica e sociale sempre più preoccupante e da un quadro generale di forte precarietà, di crescente insicurezza e di profondo disagio sociale. In tale contesto tutto è stato inevitabilmente più difficile; e gli stessi risultati che è stato possibile raggiungere hanno finito per risentirne, sia pure in diversa misura. Infatti: numerose attività hanno subito apprezzabili rallentamenti, mentre altre hanno dovuto essere ridimensionate; la realizzazione di una serie di iniziative è stata sospesa o rinviata a tempi più favorevoli; e alcuni importanti progetti hanno dovuto essere definitivamente cancellati.
In ogni caso, le predette difficoltà non hanno inciso sulle normali attività associative: gli organi sezionali hanno funzionato regolarmente e sono state costantemente assicurate, da un lato, la massima collegialità di gestione e, dall’altro, la più ampia possibilità di partecipazione di tutti gli iscritti.
Il Consiglio direttivo, l’Ufficio di Presidenza e i dirigenti, ciascuno nel rispettivo settore d’incarico, si sono adoperati nei limiti del possibile, per quanto di competenza, per il perseguimento di tutti gli obiettivi che erano stati programmati alla fine del 2010. Di conseguenza, se la si considera nel suo complesso, l’azione sezionale si è ulteriormente intensificata e ampliata, anche grazie al fondamentale aiuto del personale e al prezioso apporto di numerosi collaboratori e amici, soci e vedenti.
Così, nel 2011 sono stati incrementati i servizi resi nel quadro delle attività e degli interventi individuali di sostegno socioeducativo scolastico ed extrascolastico, di assistenza scolastica, di aiuto alla persona e di accompagnamento consentiti da appositi finanziamenti pubblici, per altro non sempre sufficienti a rispondere a tutte le necessità dei singoli casi e spesso erogati con sensibili ritardi da parte dei comuni. In particolare, i servizi in parola hanno riguardato in diversa misura tredici tra bambini e ragazzi e otto adulti; fra questi ultimi, tre sono stati seguiti in primo luogo presso i locali della sede sociale e sono stati impegnati anche nello svolgimento di attività pratiche e manuali. In tale contesto appare significativa la ripetizione, con esiti sostanzialmente più che lusinghieri, di due esperienze collaudate nel 2010: la conduzione di un piccolo “orto sociale” ottenuto nuovamente in godimento dall’amministrazione comunale di Pordenone e l’allestimento di un piccolo “mercatino di Natale” in occasione del tradizionale incontro di fine anno avvenuto in dicembre presso i locali sezionali.
La maggior parte degli interventi è stata realizzata sulla base di specifici progetti individualizzati e in continua sinergia con tutti i soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti. Il gruppo operativo incaricato degli stessi è stato coordinato dal Presidente e dalla vice-Presidente e si è avvalso soprattutto della collaborazione: di un libero professionista specializzato in materia di orientamento, mobilità e autonomia personale; di una psicologa; di tredici operatori con contratto a progetto; di una collaboratrice volontaria con funzioni di assistente/accompagnatrice; e delle due impiegate sezionali; le quali, oltre a curare gli aspetti amministrativi, hanno partecipato direttamente a specifiche attività concrete di affiancamento e di sostegno.
Si ricorda che attualmente, per l’erogazione delle prestazioni e dei servizi previsti dall’art. 6 della L.R. n. 41/1996, nel territorio dell’Ambito Distrettuale Urbano di Pordenone l’U.I.C.I. opera nella veste di organismo accreditato, mentre nel territorio degli ambiti di Azzano X e di Sacile-Aviano agisce in regime di convenzione per la realizzazione di interventi ritenuti meritevoli di un supporto più specifico rispetto a quello che può essere offerto da altre strutture.
 
Nel 2011 anche le attività della Biblioteca del Libro Parlato Marcello Mecchia e degli amici che curano l’aggiornamento delle pagine del sito web www.uicpordenone.org, organo informativo ufficiale della Sezione, non hanno subito significativi contraccolpi negativi.
Dal canto suo, la Biblioteca ha offerto ancora un prezioso contributo al soddisfacimento dei bisogni culturali, scolastici e di aggiornamento dei ciechi e degli ipovedenti del Friuli Venezia Giulia proseguendo la produzione e la distribuzione di audiolibri, la predisposizione di materiale in braille, l’aggiornamento dei propri cataloghi e le attività di supporto agli studenti. Il Centro a inoltre pubblicato una nuova edizione del proprio calendario in braille; ha riproposto un breve corso di formazione per lettori volontari (“donatori di voce”); ha collaborato con il Museo d’Arte di Pordenone per l’attuazione del progetto “Opere da toccare” fornendo, oltre alla consulenza aptica, le didascalie e i fascicoli in braille; ha organizzato una serie di iniziative culturali e di informazione medica. Tra queste ultime: una visita guidata alla 5° edizione di “Imparare Sperimentando”, avvenuta presso l’ex convento S. Francesco di Pordenone e avente il tema dell’acqua; un incontro con il Dott. Corrado Bortolin, istruttore di orientamento, mobilità e autonomia personale dei non vedenti, per un reportage sul suo soggiorno in Camerun, presso una locale struttura speciale per ciechi; un incontro con la Dott.ssa Rosita Grandin, oculista, nell’ambito della settimana internazionale di prevenzione del glaucoma, in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità; due atelier di lettura affidati alla prof.ssa Clementina Pace; un incontro con il prof. Chris Taylor, docente presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Trieste, accompagnato da alcune allieve, per la somministrazione a un gruppo di ciechi di un questionario sperimentale sulle audiodescrizioni nei film.
Infine, nell’ambito del progetto “Il coraggio delle parole”, promosso e realizzato a cura della Sezione di Pordenone dell’A.N.M.I.L. (Associazione nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), la stessa Biblioteca ha prodotto l’audiolibro su cd-rom nel formato mp3 del libro “Parole d’autore – si scrive handicap si legge cultura”, che è stato presentato a Pordenone il 18 dicembre 2011. Il volume, attraverso l’utilizzo del linguaggio in forma creativa, basato sui contributi di una trentina di autori nazionali e locali, introdotti da un breve scritto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intende sviluppare un percorso di conoscenza dell’handicap per l’abbattimento di ogni forma di barriera, fisica e mentale.
Segnaliamo ancora:
– le attività di formazione specifica e di aggiornamento degli operatori impegnati nei sostegni e dei collaboratori volontari, purtroppo molto contenute a causa delle ristrettezze economiche, rese possibili anche dall’intensa collaborazione con la Sezione di Pordenone dell’U.N.I.Vo.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi);
– la partecipazione alla realizzazione di un breve corso gratuito sul codice di scrittura e lettura braille riservato agli studenti dell’Università degli Studi di Udine che hanno frequentato il “Modulo di Sostegno (400 ore) – Laboratorio Ipovisione e Cecità” e frutto di una proficua sinergia con l’A.N.Fa.Mi.V. (Associazione Nazionale Famiglie Minorati della Vista) di Udine e con la medesima U.N.I.Vo.C. di Pordenone;
– una serie di incontri con i responsabili del servizio per il collocamento mirato dei disabili operante presso la Provincia e dei servizi per l’inserimento lavorativo dell’Azienda Sanitaria, per affrontare le difficili problematiche dell’inserimento occupazionale dei ciechi e degli ipovedenti, con speciale riguardo per coloro che presentano minorazioni o difficoltà aggiuntive;
– gli incontri periodici, di norma con cadenza mensile, del gruppo di lavoro per le Pari Opportunità;
– la costante collaborazione, tramite il responsabile per lo sport e il tempo libero, con il Comitato Regionale Paralimpico, al fine di rendere possibile la pratica sportiva per i giovani e gli adulti disabili visivi, in particolare nei settori dello sci, del judo e del tandem.
 
Ricordiamo in conclusione che verso la fine dell’anno l’intera Unione è entrata in stato di agitazione e ha intrapreso una serie di azioni di protesta contro i drastici tagli alla spesa pubblica adottati dal Governo e contro la prospettiva di un possibile intervento normativo che penalizzi le indennità di accompagnamento. Anche la nostra Sezione ha allertato i propri soci e in dicembre, in occasione della ricorrenza di S. Lucia, una sua delegazione ha cercato di rappresentare il punto di vista dei ciechi e degli ipovedenti pordenonesi nel corso di un incontro non formale con il Prefetto, in un clima di grande cordialità e, così ci è sembrato, di profonda e competente comprensione e, almeno in parte, di condivisione delle nostre istanze.
 
A questo punto ci fermiamo; invitiamo a leggere le risultanze del conto consuntivo e, ringraziando per l’attenzione, rinnoviamo il nostro appuntamento per venerdì 20 aprile.
 
 
Per il Consiglio Direttivo
Il Presidente
Prof. Luciano Missio  

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