Relazione programmatica 2012

RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DA SVOLGERE NEL 2012, PREDISPOSTA DAL CONSIGLIO DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI – SEZIONE PROVINCIALE DI PORDENONE ONLUS, NELLA SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2011
 
 
 
Cari amici,
 
la nostra Sezione, in quanto Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale, è obbligata anche per legge a dotarsi di un piano di lavoro annuale, accompagnato e completato da un coerente piano finanziario che trova espressione e sintesi operativa nel bilancio di previsione. I due documenti che li contengono, preparati a cura del Consiglio Direttivo, devono essere sottoposti al giudizio dell’Assemblea dei soci. Vi presentiamo dunque la nostra proposta programmatica per il 2012.
Come sempre, non parleremo del lavoro ordinario da svolgere e non scenderemo nei dettagli del complesso impegno sezionale; ne indicheremo invece schematicamente le linee guida, elencando soprattutto gli obiettivi che intendiamo perseguire, nei limiti del possibile e compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione, anche per mezzo di azioni e iniziative mirate.
 
Principali obiettivi proposti
 
– Promuovere un allargamento della base associativa, cercando di raggiungere anche gli ipovedenti con visus residuo compreso tra 1/10 e 2/10 o campo visivo compreso tra 10% e 30%).
– Riavvicinare quella fascia di iscritti (o di ex iscritti) che purtroppo, per motivi diversi, si sono allontanati dalla Sezione.
– Favorire la più ampia partecipazione di semplici soci e di collaboratori esterni.
– Rendere più incisiva l’azione del sodalizio sull’intero territorio provinciale.
– Dedicare ulteriore attenzione ai soci anziani o che non risiedono nel circondario di Pordenone e cercare di coinvolgerli con maggiore frequenza nelle diverse attività sezionali.
– Individuare, promuovere e favorire adeguate forme di aiuto di ciechi o ipovedenti che, per motivi di età o di salute, per la presenza di disabilità aggiuntive o per situazioni di disagio di natura socio-familiare o economica, vivono in situazione di particolare difficoltà e sono maggiormente a rischio di emarginazione.
– Sostenere le attività dei “gruppi di lavoro” che sono espressione della nostra base associativa (pari opportunità, barriere architettoniche, cultura, sport e tempo libero, ecc.).
– Favorire una ripresa delle attività dei gruppi degli ipovedenti e dei giovani.
– Dare ancora visibilità al lavoro e alle iniziative dell’Unione, favorendo in ogni modo la presenza della Sezione sulla stampa locale.
– Sensibilizzare e informare sulle problematiche della minorazione visiva gli esponenti locali di tutte le forze politiche, i parlamentari e gli uomini di governo provenienti dal nostro territorio. Ciò, anche per chiarire loro che la conservazione dell’indennità di accompagnamento concessa al solo titolo della minorazione non significa affatto, nel caso dei ciechi e di altre persone con gravissime disabilità, il mantenimento di un privilegio, ma rappresenta la conferma di un fondamentale principio di civiltà e di giustizia sociale.
– Migliorare e potenziare le collaborazioni in atto con le strutture socio-Sanitarie, gli uffici per l’impiego, le istituzioni scolastiche, con l’amministrazione provinciale e con i comuni, per renderle sempre meno formali e sempre più incisive, in vista di un inalzamento del livello qualitativo dei servizi forniti ai ciechi e agli ipovedenti dell’intera provincia.
– Sollecitare la più ampia sinergia tra tutti i soggetti pubblici e privati che, a vario titolo e in diversa misura, sono coinvolti nel supporto alle persone con disabilità visive. In tale contesto, si dovrà insistere sulla specificità dell’Unione; e si dovrà pretendere ancora che il ruolo di fondamentale rilievo che la Sezione può svolgere per la soluzione dei problemi dell’educazione, dell’istruzione e dell’inserimento lavorativo dei non vedenti, dell’assistenza socio-sanitaria, delle barriere architettoniche e urbanistiche ecc. venga pubblicamente riconosciuto non solo a parole, come accade più di qualche volta, ma anche nei fatti.
– Mantenere viva la bella e utilissima sinergia in atto con l’A.N.M.I.L. di Pordenone. Ricercare, sviluppare o valorizzare utili forme di collaborazione anche con altre organizzazioni di o per persone diversamente abili.
– Proseguire il tentativo di portare in primo piano la complessa problematica dell’individuazione di nuove opportunità di impiego per i non vedenti e gli ipovedenti, con speciale riguardo per quelli con difficoltà o minorazioni aggiuntive, e della riabilitazione e del reinserimento occupazionale (e/o sociale) di quanti perdono la vista in età adulta.
– Migliorare gli interventi di sostegno socio-educativo scolastico ed extra-scolastico; rafforzare i servizi di aiuto alla persona e favorire l’attivazione e lo sviluppo di specifici interventi di orientamento, mobilità e autonomia personale.
– Proseguire tutte le altre attività e iniziative che fanno capo alla Presidenza o alle strutture operative sezionali, tra le quali:
– i servizi di accompagnamento, informazione, assistenza e consulenza ecc., con cui si cerca di soddisfare le richieste di chiunque abbia problemi di vista, anche se non iscritto all’Unione;
– l’impegno profuso per aiutare alcuni soci ad acquisire o a recuperare consapevolezza delle proprie potenzialità, fiducia in se stessi, autonomie e professionalità, per poter uscire dall’isolamento, per poter ricominciare una vita attiva e dignitosa o per essere in grado di intraprendere un percorso in vista di un adeguato inserimento lavorativo;
 
Nel 2012 il Consiglio intende infine promuovere, sostenere o riproporre, secondo i casi:
– le iniziative destinate a favorire la pratica di attività motorie e una migliore fruizione del tempo libero da parte dei soci, con speciale attenzione per i più giovani;
– gli interventi di alfabetizzazione informatica;
– le attività di formazione e di aggiornamento degli operatori impiegati negli interventi di sostegno e di aiuto alla persona;
– i servizi informativi disponibili sulle pagine del sito web della Sezione, all’indirizzo www.uicpordenone.org;
– i servizi di registrazione, di cessione in lettura di opere registrate, di trascrizione e di stampa in braille; gli altri servizi, le produzioni e le iniziative culturali organizzate a cura della Biblioteca del Libro Parlato Marcello Mecchia;
– le specifiche iniziative più qualificanti realizzate negli ultimi anni, in collaborazione con le nostre sezioni dell’U.N.I.Vo.C. e dell’I.Ri.Fo.R., nel quadro delle attività di sostegno socio-educativo. Ci riferiamo soprattutto agli incontri di formazione e di aggiornamento destinati ai volontari e ai genitori, alla settimana di soggiorno estivo riservata a bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti, al soggiorno mirato riservato a non vedenti o ipovedenti adulti, alle esperienze sulla neve nel periodo invernale.
 
Per il perseguimento di tutti questi obiettivi sappiamo di poter contare sulla dedizione dei dirigenti, del personale dipendente, degli educatori e degli operatori impegnati nelle attività di sostegno, dei volontari che ci aiutano nella gestione degli uffici e della Biblioteca, degli altri collaboratori esterni e, non da ultimo, dell’U.Ni.Vo.C. Tuttavia, i risultati che riusciremo ad ottenere dipenderanno in grande misura dai mezzi finanziari di cui potremo disporre. Il Consiglio dovrà individuare i canali più idonei ad assicurare le entrate necessarie e dovrà usare, se possibile, ancora maggiore oculatezza e prudenza nella gestione delle risorse, nella speranza che le crescenti difficoltà dovute alla crisi economica e ai tagli della spesa pubblica non ci costringano a compiere scelte pesanti o non ci impongano addirittura rinunce dolorose. In ogni caso, tutti noi (dirigenti, personale e collaboratori) ci rimboccheremo le maniche e faremo come sempre la nostra parte per evitarlo. E siamo convinti che i nostri iscritti, ai quali non siamo abituati a chiedere nulla se non il regolare versamento della quota associativa, nel momento del bisogno non resteranno insensibili alle nostre eventuali richieste di un piccolo aiuto.
 
 
 
PER IL CONSIGLIO
IL PRESIDENTE
Prof. Luciano Missio
 

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